Giusto due cose...
... che altrimenti mi partono ore di sonno come niente!
In questi giorni sto preparando il curriculum. Motivo: mercoledì c'è una specie di fiera delle grandi industrie inglesi. Nella sala da ballo ("ballroom", come lo tradurreste altrimenti?) del campus ogni grande compagnia (Rolls Royce, Airbus, BAE Systems, Alston, Siemens, Toyota... beh, non solo inglesi come potete vedere) mette un banchetto e due poveri ingegnerini che devono fare pubblicità a questa turbina o a quella, e vedere se c'è qualcuno di valido nella sfornata annuale di Cranfield. Certo, tutti sanno che è un po' presto, soprattutto per gli ingegneri da allevamento come me (o da latte, come preferite), però porsi delle scadenze è il modo migliore per porsi delle domande, pensarci, e darsi delle risposte, che seppur abbozzate e incomplete sono sempre un buon inizio. Questo benedetto mondo del lavoro, bisognerà cominciare a vederlo, ad affrontarlo, da qualche parte bisognerà pure cominciare, no?
Lezione di spagnolo #1: Te parto l'alma! (Ti taglio l'anima, espressione colorita ma non volgare per minacciare il proprio compagno di corso...)
Momento "nostalgia del passato", oggi pomeriggio. Ultima ora, consegna degli assignment di MDoT (Mechanical Design of Turbomachinery): sembrava davvero la consegna dei compiti alle medie o alle superiori! Tutti zitti ma frementi di vedere il proprio lavoro, il voto, gli errori, i primi commenti, no questo è giusto, porca paletta cosa ho sbagliato, ma è solo un errore di conto, il prof che passa tra i banchi, pronuncia i nomi, distrubuisce gli elaborati, poi li commenta, le domande acide di chi non accetta le correzioni, i soddisfatti (compreso il sottoscritto, un 9.5 che lascia ben sperare per il futuro...), gli indifferenti, i delusi rassegnati, i delusi rabbiosi... Tutta la gamma insomma, tutto normale, se fossimo al liceo! Qui questi "compiti per casa" contano poco, ciascuno meno di un decimo dell'esame. ma ancora una volta è la sensazione che conta, quel salto nel tempo che per qualche minuto mi ha fatto sentire "in classe", al liceo, e non in un'aula inglese.
Excellent, si va a dormire. Dopo un weekend tranquillo meglio tenere le batterie sotto carica, venerdì si consegna il terzo assignment, ed ho già una media da mantenere.
Good night you all,
=Dario
In questi giorni sto preparando il curriculum. Motivo: mercoledì c'è una specie di fiera delle grandi industrie inglesi. Nella sala da ballo ("ballroom", come lo tradurreste altrimenti?) del campus ogni grande compagnia (Rolls Royce, Airbus, BAE Systems, Alston, Siemens, Toyota... beh, non solo inglesi come potete vedere) mette un banchetto e due poveri ingegnerini che devono fare pubblicità a questa turbina o a quella, e vedere se c'è qualcuno di valido nella sfornata annuale di Cranfield. Certo, tutti sanno che è un po' presto, soprattutto per gli ingegneri da allevamento come me (o da latte, come preferite), però porsi delle scadenze è il modo migliore per porsi delle domande, pensarci, e darsi delle risposte, che seppur abbozzate e incomplete sono sempre un buon inizio. Questo benedetto mondo del lavoro, bisognerà cominciare a vederlo, ad affrontarlo, da qualche parte bisognerà pure cominciare, no?
Lezione di spagnolo #1: Te parto l'alma! (Ti taglio l'anima, espressione colorita ma non volgare per minacciare il proprio compagno di corso...)
Momento "nostalgia del passato", oggi pomeriggio. Ultima ora, consegna degli assignment di MDoT (Mechanical Design of Turbomachinery): sembrava davvero la consegna dei compiti alle medie o alle superiori! Tutti zitti ma frementi di vedere il proprio lavoro, il voto, gli errori, i primi commenti, no questo è giusto, porca paletta cosa ho sbagliato, ma è solo un errore di conto, il prof che passa tra i banchi, pronuncia i nomi, distrubuisce gli elaborati, poi li commenta, le domande acide di chi non accetta le correzioni, i soddisfatti (compreso il sottoscritto, un 9.5 che lascia ben sperare per il futuro...), gli indifferenti, i delusi rassegnati, i delusi rabbiosi... Tutta la gamma insomma, tutto normale, se fossimo al liceo! Qui questi "compiti per casa" contano poco, ciascuno meno di un decimo dell'esame. ma ancora una volta è la sensazione che conta, quel salto nel tempo che per qualche minuto mi ha fatto sentire "in classe", al liceo, e non in un'aula inglese.
Excellent, si va a dormire. Dopo un weekend tranquillo meglio tenere le batterie sotto carica, venerdì si consegna il terzo assignment, ed ho già una media da mantenere.
Good night you all,
=Dario