Martedì 26.09.06 - Torino -> Parigi
Bene, cominciamo il racconto di questo lungo viaggio.
A dire il vero il viaggio è cominciato già due giorni fa, la partenza vera è quella da casa, la casa vera... Però ormai il viaggio Cittadella-Torino non fa più notizia, per cui direi che questo diario può cominciare da oggi, martedì 26 settembre 2006.
Ieri sera abbiamo fatto tardi, con gli ultimi saluti agli amici che non partono, per cui stamattina il risveglio è stato problematico, ma una buona doccia fredda risveglia anche l'animo più pigro.
Cosa portare, cosa non portare: problemi di sempre, ma più evidenti per questa partenza. Sono partito troppo carico, come potete vedere dalla foto, non buona per poca luce e tanta fretta.
In compenso, ho lasciato una camera vuota ed in perfette condizioni. Da notare il bianco sfavillante delle pareti, appena imbiancate. Ti ricordi i buchi che c'erano lì, Simo?
Partenza prevista: ore 9. Invece ritardi, pioggia, sovraccarico e copertura dei bagagli sul tettuccio hanno dilatato i tempi... per farla breve, partiamo alle 11.
Strada facile fino al Frejus, sempre guidati dal fidato ViaMichelin, poi rotta verso Lione. Continuo saliscendi autostradale (la Francia sembra piatta piatta, ma le colline si susseguono da sud a nord...) e parecchi caniteri, ma grande rispetto degli automobilisti: come viene trattata da noi una macchina sovraccarica che rallenta tutti nell'unica corsia lasciata libera dai lavori? Pausa pranzo in un autogrill sperduto nel verde francese, il cielo grigio ci accompagna, ogni tanto due gocce, ma si va, verso la capitale. Poche foto, tanti pisolini, tranne quando mi trovo alla guida, ovviamente. Radio francese monotona.
Svincoli a non finire: ecco cosa s'è visto della grande Parigi! E non poco traffico, ma non siamo riusciti a mancare l'ora critica, non potendo spingere il mezzo extra caricato. Rischiando di sbagliare uscita, arriviamo fino all'Argenteuil, nostra meta per la notte. ViaMichelin ci abbandona, fallendo miseramente sulle viuzze intricate della collina torinese... Sorry, parigina. Scomodiamo l'ospitante, che ci guida
passo fino alla sua deliziosa casetta: casa degli zii di Elena, compagna di viaggio. Non mi spreco in descrizioni, un paio di foto parlano da sole.
Questa è Arabesque, principessa della casa, che vedete qui sotto.
Dopo il sofferto arrivo, cena con zia e cugini di Elena (fortissimi, fratello e sorella, Raphael e Doriane, nessuna foto, davvero un peccato), divertente partita a biliardo, poi tutti a nanna, domani la meta è l'Inghilterra.
Dimenticavo, non vi ho mostrato i miei due compagni di viaggio: eccoli qui sotto, Elena e Stefano, il secondo in una delle sue migliori espressioni...
A dire il vero il viaggio è cominciato già due giorni fa, la partenza vera è quella da casa, la casa vera... Però ormai il viaggio Cittadella-Torino non fa più notizia, per cui direi che questo diario può cominciare da oggi, martedì 26 settembre 2006.
Ieri sera abbiamo fatto tardi, con gli ultimi saluti agli amici che non partono, per cui stamattina il risveglio è stato problematico, ma una buona doccia fredda risveglia anche l'animo più pigro.
Cosa portare, cosa non portare: problemi di sempre, ma più evidenti per questa partenza. Sono partito troppo carico, come potete vedere dalla foto, non buona per poca luce e tanta fretta.
In compenso, ho lasciato una camera vuota ed in perfette condizioni. Da notare il bianco sfavillante delle pareti, appena imbiancate. Ti ricordi i buchi che c'erano lì, Simo?
Partenza prevista: ore 9. Invece ritardi, pioggia, sovraccarico e copertura dei bagagli sul tettuccio hanno dilatato i tempi... per farla breve, partiamo alle 11.
Strada facile fino al Frejus, sempre guidati dal fidato ViaMichelin, poi rotta verso Lione. Continuo saliscendi autostradale (la Francia sembra piatta piatta, ma le colline si susseguono da sud a nord...) e parecchi caniteri, ma grande rispetto degli automobilisti: come viene trattata da noi una macchina sovraccarica che rallenta tutti nell'unica corsia lasciata libera dai lavori? Pausa pranzo in un autogrill sperduto nel verde francese, il cielo grigio ci accompagna, ogni tanto due gocce, ma si va, verso la capitale. Poche foto, tanti pisolini, tranne quando mi trovo alla guida, ovviamente. Radio francese monotona.
Svincoli a non finire: ecco cosa s'è visto della grande Parigi! E non poco traffico, ma non siamo riusciti a mancare l'ora critica, non potendo spingere il mezzo extra caricato. Rischiando di sbagliare uscita, arriviamo fino all'Argenteuil, nostra meta per la notte. ViaMichelin ci abbandona, fallendo miseramente sulle viuzze intricate della collina torinese... Sorry, parigina. Scomodiamo l'ospitante, che ci guida
passo fino alla sua deliziosa casetta: casa degli zii di Elena, compagna di viaggio. Non mi spreco in descrizioni, un paio di foto parlano da sole.
Questa è Arabesque, principessa della casa, che vedete qui sotto.
Dopo il sofferto arrivo, cena con zia e cugini di Elena (fortissimi, fratello e sorella, Raphael e Doriane, nessuna foto, davvero un peccato), divertente partita a biliardo, poi tutti a nanna, domani la meta è l'Inghilterra.
Dimenticavo, non vi ho mostrato i miei due compagni di viaggio: eccoli qui sotto, Elena e Stefano, il secondo in una delle sue migliori espressioni...
posted by Dario @ venerdì, settembre 29, 2006
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