xdaryl® blog - ...inglese per caso...

...ingegnere per scelta (o quasi), sognatore per vocazione (?), sportivo per divertimento, inconcludente come pochi (e come non mai), incasinato come sempre, assonnato quanto basta, sorridente comunque... Don't worry, be happy!

04 ottobre, 2006

Mercoledì 27.09.06 - Parigi -> Cranfield

Bene, sono un po' in ritardo sul "racconto", ma spero di recuperare...
Dunque, eravamo rimasti a Parigi. Notte tranquilla, passata su un bel materassone gonfiabile (morbido e comodissimo) con Stefano; la sveglia non è stata altrettanto tranquilla, visto che un piccolo spiraglio è bastato alla principessa di casa (vedi foto) per precipitarsi nel buio mattutino della stanza, irrompere nel dormiveglia più classico è sommergerci di festeggiamenti... Peccato abbia bucato persino il materasso!
Salutati i parenti, si parte, ancora verso nord, direzione Calais. A parte l'uscita da Parigi, poi tutta autostrada, senza svincoli e senza traffico. Solo qualche centrale eolica, non rara da queste parti.

Orari risicati + deviazione autostradale = traghetto perso di un niente! Meno male che si può prendere il successivo con lo stesso biglietto... Per cui, sosta al porto, giusto il tempo per uno spuntino e per un paio di foto alla macchina. Come faceva a starci qualcuno dietro?


Il viaggio in traghetto riserva non poche sorprese.
Spropositate stecche di cioccolato...

Primi conti in sterline...

Tempo per un riposino...

E per uno sguardo alla costa che si avvicina...

Eccole, finalmente, le bianche scogliere di Dover. Ste, sei contento? Finisce una lunga attesa...

Da Dover si inizia a respirare aria inglese: intanto guida a sinistra, che pur non impegnando particolarmente il pilota, già procura un certo senso di fastidio; tanta verde campagna, che prelude il paesaggio che incontreremo una volta giunti alla meta... Meta lontana, le ore di viaggio cominciano a farsi sentire: si passa Londra, traffico quanto basta, poi via verso nord, verso il Bedfordshire. Imprevisti ma inesorabili, cantieri a ripetizione rallentano gli ultimi chilometri, ma l'uscita dall'autostrada ha quasi il profumo della meta.
Pochi chilometri di curve ci dividono dalla meta: chilometri significativi, fra case di campagna, cavalli, enormi prati verdissimi e rotonde apparentemente inutili, ed eccolo... Cranfield Campus! Nel niente, in mezzo a tanto verde, tanto tanto verde.
Purtroppo non ci sono foto a contornare le parole: non preoccupatevi, ne vedrete parecchie in futuro. L'arrivo alla reception è buono solo per respirare le prime boccate d'aria umida: via con macchina e valigie verso Lanchester Hall, la nostra casa per il prossimo anno. Con qualche valigia si scaricano i bagagli, ognuno nella propria stanza. Impressione iniziale? Non buona, ma cambierà, eccome.
Le prime foto della stanza servono solo a ricordarmi com'era quand'era quasi vuota...


Se volete, c'è anche un video. Lo trovate cliccando qui. Lo so che sembra un misto tra Arancia Meccanica e la pubblicità di un hotel, ma cosa volete che vi dica, m'è venuto così....
La stanchezza pesa, ma il tempo per la prima pasta inglese non manca. Incontriamo anche una vecchia conoscenza del Politecnico, casualmente: com'è piccolo il mondo (terribile frase fatta).


La serata si conclude, ognuno nella propria stanzetta, un viaggio è terminato, adesso ne comincia un altro, uno davvero lungo... Domani registration day, prime conoscenze, un mondo nuovo.

1 Comments:

  • At venerdì, 06 ottobre, 2006, Anonymous Anonimo said…

    ciao figlio,
    che toblerone!!!!! ma attento alla linea.....
    E' interessante entrare nel blog; ci teniamo aggiornati.

    A risentirci presto per organizzare l'invio di libri+vestiario+vettovaglie.

    un bacio
    mamma

     

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